Vent’anni
Chi si scorda lo sguardo dei vent’anni
Verso l’alto, fiero,
Perso in una canzone, in un amore…
O in una battaglia
che nessuno avrebbe mai combattuto.
Nulla lo piegava, e nessuno lo scalfiva.
Non ci si girava a guardare nulla
che non fosse stato del nostro immaginario.
Tutto scorreva intorno
E tutto scivolava via… se non era Nostro.
Sordi ad ogni fruscio o tuono della vita
che non fossero quelli che volevamo sentire
Si passava tra corsie d’ospedale
veloci e noncuranti
come in passerella
Ai funerali, sempre se si andava,
il problema era di chi restava in vita
Lui, il festeggiato, aveva risolto
si era tolto dagli impicci
Ora per fortuna ho riacquistato l’udito
Sento il bruciore che lascia lo sguardo
sofferente di un bambino
Sento il freddo che porta il grido di dolore
di una madre che piange i propri figli
Sento tutto ora
Sento il frastuono assordante
della lacrima che scorre
sulla guancia di mia moglie
Ora so che sono vivo
ms
22 febbraio 2007
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4 commenti:
Compa', tutto bene?
carissimo cima, non ti conosco personalmente, ma sono veramente, veramente d'accordo con te.
trovo la domanda veramente appropriata.
ragazzi del blog, accordiamoci:
uno o più di noi se lo andasse aprendere e lo portasse a bere una birra o dell'altro!!!
questo mi sta diventando trooooppo serio: virtù apprezzabilissima, non c'è dubbio, però............
spero che tutto vada bene.
monique
Jericho, tuffarsi nei ricordi è un pò essere delusi dal presente, e ti assicuro a 60 anni rimpiangerai la forza, l'entusiasmo, la sensibilità dei tuoi 40 anni con due rischi seri: 1)che non vivendo gioiosamente questo tempo rischi di sprecarlo. 2)che se continui così a 60 anni non ci arrivi!
Dio ti Benedica.... Giosuè!
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